sabato 20 ottobre 2012

La Croce del Pendolo*



Fu eretta, la CROCE, il 3 Maggio 1903; benedetta dall'allora Vescovo di Castellammare di Stabia Ecc.za Vincenzo Maria Sarnelli (poi Arcivescovo e Cardinale a Napoli e morto in concetto di santità.
Rovinata una prima volta nel Novembre 1961, un po' per scarsa solidità un po' per deficienza della sua struttura non precisamente adatta alle intemperie della sommità del colle (confluendo là varie gole montane) e un po' per l'incuria di chi civilmente ed anche ecclesiasticamente, avrebbe dovuto provvedere ad averne cura, la CROCE fu rivoluta e riattata, con anche una congrua e bella dotazione di luce, il6 ottobre 1962, con benedizione solenne da parte del vescovo Ecc.za Agostino D'Arco.
Per le ancora e sempre insistenti intemperie, oltre che per la deprecata persistente incuria, ora la CROCE è ridotta quasi un rudere Più o meno abbandonato e fatiscente.
Per cui all'inizio di questo nuovo millennio, torna - giustamente, oltre che doverosamente - il pensiero, e la volontà, e vorrei dire anche la necessità, di non lasciare disadorna la sommità di esso monte Pendolo, e di riaffidare le numerose popolazioni circostanti alla protezione della CROCE, in quanto ESSA, da quando l'ha portata CRISTO, è "SPES, VITA, ET RESURRECTIO".
Mi congratulo, pertanto, col MANFREDONIA anche se non riesco a digerire bene una talora retorica espressione di concetti (del resto Lui non si è mai ritenuto e professato scrittore); mi congratulo, ripeto, e spero che il suo impegno riesca a rilanciare e a far rivivere l'argomento della ricostruzione della CROCE. 

Don Michele D'Auria M.A.Y.M. 


* Tratto dall’opuscolo, I monti Lattari e la Croce del Pendolo, edito dal Comune di Pimonte nel 2000

PRESEPE 2023

2023: Trentesimo anno del PRESEPE VIVENTE Valle Lavatoio (Pimonte), alle pendici della collina di Pino, tra i Monti Sireniani. Si sedes non ...